Terremoto all’interno della Camera di Commercio di Palermo. A denunciare una situazione “talmente eclatante da diventare quasi atroce” è la presidente ci Confcommericio Patrizia Di Dio, candidata alla presidenza della Camera di Commercio.
La questione riguarda il rinnovo degli organi camerali di Enna e Palermo dopo la fase commissariale apertasi a seguito dell’arresto di Helg. “Nell’ambito dell’assegnazione dei seggi – racconta Di Dio – ci siamo accorti di un fenomeno che ci ha lasciato sorpresi, ovvero la presenza di migliaia e migliaia di imprese e nominativi”.
Ad un controllo più approfondito, fatto con un accesso agli atti per verificare chi corrispondesse come aziende a quelle migliaia di imprese, sono emerse le prime contraddizioni.
Migliaia di nominativi che non corrispondono a reali funzioni. A sua totale insaputa, Patrizia Di Dio, si è ritrovata ad esempio ad essere socio di un’associazione di categoria.
Ne è seguita una querela/denuncia presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo “perché si affermi la legittimità dei numeri e della rappresentatività delle imprese”.
L’associazione guidata da Patrizia Di Dio parla di gravi anomalie.
Insomma, sarà necessaria una grande operazione di pulizia e trasparenza per fare luce su quanto accaduto. “E’ – conclude la Di Dio – la perversione di un sistema che nel passato faceva da sponda ad altro tipo di accordi. Noi non lo accetteremo mai. Il nostro primo obiettivo è la trasparenza”.