Fino al 22 dicembre questa la regola. Se va bene ci vorrà mezzora prima di riuscire a superare il tappo in autostrada. Lunghe, lunghissime le code in entrata e in uscita dal capoluogo a causa dei lavori sull’autostrada Palermo-Catania a nel viadotto Favara che si trova poco prima di Villabate. Così al momento in attesa della consegna della bretella nella zona del viadotto Himera per arrivare da Palermo e Catania ci vogliono almeno tre ore e mezza.
Nelle ore di punta attorno alle 8 e tra le 13 e le 15 e poi dalle 18 alle 21 per superare il tappo ci vuole almeno un’ora. E andrà sempre peggio con il cantiere che occuperà un’intera carreggiata. Gli operai al momento hanno ristretto le carreggiata in direzione Palermo e direzione Catania. Questo in attesa di chiudere una intera carreggiata pare quella in direzione Palermo e deviare il transito in direzione Catania a doppio senso di circolazione. Tantissimi i disagi per quanti vivono nei comuni di Villabate, Bagheria Casteldaccia e Altavilla e lavorano a Palermo. Nelle ore di punta le code sono di diversi chilometri.
I lavori – per un importo complessivo di oltre 1 milione e 410 mila euro – prevedono il rifacimento delle solette del viadotto, dei giunti di dilatazione e della impermeabilizzazione ed il completo rifacimento della pavimentazione. Iniziati lunedì andranno avanti fino al 22 dicembre e poi riprenderanno il 7 gennaio dopo una pausa per le festività natalizie e termineranno a marzo. “Non è possibile andare avanti così – dice Angelo Pirrone – Non si fa altro che parlare di Sicilia dissestata divisa in due in tre in cento. Ogni giorno Anas, Regione e Comuni fanno a gara per renderci il monotono andare giornaliero più vario e difficile. Sono iniziati i lavori per il rifacimento di un cavalcavia sul raccordo Palermo – Villabate, con conseguente esplosione del traffico in entrata ed uscita dalla città. I responsabili della viabilità lavori pubblici e traffico, non hanno calcolato quale è il volume di veicoli che deve giornalmente attraversare quel tratto”.
Gli automobilisti non si limitano alle sole proteste, ma avanzano proposte concrete. “Se sono necessari dei lavori vanno fatti – dicono – Ed allora si però bisogna mettere in atto le misure adeguate. E quindi vigilanza sulla A19 per debellare il fenomeno dei furbi della corsia d’emergenza, Presidio dello svincolo di Villabate per rendere fluido il flusso veicolare in quel punto, apertura della corsia lato nord della via Messina Montagna e così via. Nessuno si affanni a proporre l’uso del treno. Partendo da Bagheria alle 8 l’arrivo alla stazione Orleans è avvenuto alle 9,50 e non c’erano treni dalle stazioni intermedie”.
Le code iniziano sin sotto il ponte di via Giafar nelle ore di punta e si va avanti a passo d’uomo fino ad arrivare al chilometro 1 dove c’è la macchina dell’Anas che segnala con la bandiera la presenza del cantiere. Da qui si prosegue lentamente. Il guaio è che il lungo serpentone si snoda sia in direzione Catania che in direzione Palermo. Così fino a quando non si attraversa il viadotto Favara. Circa duecento metri di viadotto che dovranno essere rimessi a nuovo.
Quello che chiedono con insistenza gli automobilisti e la maggiore presenza di controlli. “Ho segnalato la presenza di tanti automobilisti nella corsia di emergenza – dice Franco Calderone, che percorre ogni giorno il tratto di autostrada – Ma nel tanto tempo trascorso in autostrada non ho visto nessun controllo. Se doveva passare un’ambulanza sarebbe rimasta bloccata lì”.