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Almaviva, sale la tensione (FOTO)Fissato incontro il 31 a Roma

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Spiragli di speranza per Almaviva dopo una giornate di tensione fra i lavoratori che faceva seguito alla conferma da parte dell’azienda di 1670 esuberi solo nel capoluogo, quasi 3 mila in tutta Italia. sono due le proteste di questa mattina, una ufficiale ed una seconda spontanea.

Almaviva indipendenzaOggi la protesta in piazza Indipendenza davanti la sede della Presidenza della Regione. I sindacati hanno chiesto  e ottenuto un incontro con l’assessore alle Attività Produttive Mariella Lo Bello. Un gruppo di lavoratori ha sfilato in corteo dalla sede di via Marcellini (foto in primo piano) fino a piazza Indipendenza per ricongiungersi ai colleghi . “La Regione si era assunta l’impegno di farsi portavoce della vertenza a livello nazionale, e di valutare la possibilità di dichiarare lo stato di crisi dei call center in Sicilia – spiega Eliana Puma Rsu Fistel Cisl –, ci chiediamo che fine abbiano fatto questi impegni e il tavolo regionale che era stato istituito a febbraio”.

“Si tratta di una vertenza nazionale – aggiunge Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani – che ha però bisogno di un forte appoggio a livello territoriale da Regione e comune , come ad esempio la dichiarazione dello stato di crisi del settore call center in Sicilia per ottenere l’accesso a misure straordinari come per la crisi dell’area industriale di Termini Imerese, contratti di area, fondi straordinari per la formazione e riqualificazione del personale”. Intanto i sindacati programmano le prossime iniziative di protesta: i lavoratori parteciperanno alle celebrazioni del venerdì Santo, alla cattedrale di Palermo per chiedere al vescovo di intercedere per la vertenza e chiedere un forte intervento delle istituzioni. Previsti poi un gazebo permanente in via Ruggero Settimo da sabato mattina 26 marzo per coinvolgere la cittadinanza, e sit in davanti le sedi dei committenti Almaviva, giovedì 24 davanti Enel in via Autonomia siciliana, venerdì 25 davanti la sede Telecom e nello stesso giorno davanti la sede Wind a Palazzo Gamma, “per sensibilizzare i committenti e richiamarli alle loro responsabilità”. I sindacati nazionali hanno chiesto anche un incontro al Mise. “Siamo di fronte ad una vertenza dell’enorme impatto sociale come quella di Termini Imerese, anzi i numeri in questi casi sono ancora più allarmanti – commenta Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – E’ giunto il momento di mettere in campo qualunque azione possibile, non possiamo consentire la perdita di nessun posto di lavoro, Regione e governo nazionale facciano ora ciò che rinviano da troppo tempo mettendo ordine al settore, imponendo regole certe e punendo chi assegna appalti ad un prezzo che è al di sotto del costo del lavoro”.

Dopo l’incontro con le organizzazioni sindacali la Regione ha chiesto e fissato un ‘vertice’ con Almaviva che si terrà a Roma il prossimo 31 marzo alle ore 19 alla presenza dei sindacati. Il primo aprile si terrà invece l’incontro sempre a Roma fra azienda e sindacati sulla procedura di mobilità per 1670 lavoratori avviata ieri.

“Invitiamo Almaviva a revocare la comunicazione di avvio della procedura di mobilità per tremila lavoratori ed a rendersi disponibile a riprendere e sviluppare il confronto con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni per verificare le possibili alternative ad una decisione che produrrebbe una situazione pesante dal punto di vista sociale, peraltro in territori che già scontano difficoltà occupazionali – dice il Ministro del lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, che ricorda come – il Governo, nell’ambito dell’attività dedicata alla gestione delle situazioni di crisi, ha dedicato una specifica attenzione al settore dei call center, con l’apertura di un tavolo dedicato e con l’adozione di provvedimenti -dagli ammortizzatori sociali, alla deducibilità totale dalla base di calcolo dell’Irap del costo del lavoro a tempo indeterminato, dal finanziamento dei contratti di solidarietà all’abolizione del massimo ribasso sugli appalti- tutti mirati a migliorare il contesto in cui operano le aziende del comparto”. “Da parte nostra -conclude il Ministro- c’è la conferma dell’impegno a favorire una soluzione positiva, riprendendo la discussione alla riunione del tavolo già convocata per il 18 aprile”.

E in serata arriva una piccola apertura dall’azienda. “La società Almaviva Contact accoglie con soddisfazione le dichiarazioni del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico – si legge in una nota – che dimostrano la rinnovata volontà, anche dopo gli impegni formali in questo senso assunti con l’Azienda in sede istituzionale nel dicembre 2014, di risolvere gravi irregolarità e comprovate distorsioni che hanno nel tempo colpito il settore ed in maniera particolare la Società”.

“Tale soddisfazione, assieme alla conseguente e auspicabile prospettiva di un mercato più stabile e rispettoso delle regole, non può comunque esimere l’Azienda dall’affrontare il percorso di riorganizzazione. Una responsabilità strettamente riferita all’ulteriore pesante peggioramento dei dati economici verificatosi in questo periodo, nonostante il ricorso agli ammortizzatori sociali e alle diverse azioni messe in campo, nonché ai doveri degli Amministratori a tutela del perimetro aziendale e dell’intero tessuto occupazionale”.

“Tale percorso, com’è noto, prevede al suo interno precisi momenti di confronto sindacale e istituzionale che costituiranno sicuramente il luogo deputato a rappresentare in maniera incontrovertibile la situazione e a verificare – come disciplinato dalla legge – ogni possibile soluzione a difesa dell’occupazione. Rimane comunque ferma ogni disponibilità al confronto, posizione che ha sempre caratterizzato – come facilmente verificabile – percorso e cultura aziendale”.


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